martedì 5 maggio 2015

Verso un nuovo inizio? E andiamo!




La dichiarata volontà di superare SEL ribadita oggi da Nichi Vendola è uno stimolo che non può lasciare indifferenti noi (provenienti dalla sinistra radicale, dal mondo comunista) e la sinistra dem: l'annuncio di non voler più sostenere il Governo dovrà tradursi nella costituente di una nuova sinistra di governo, altrimenti è fuffa.
Però sbrighiamoci, è un "risiko" che appassiona solo gli addetti ai lavori, gli italiani sono interessati ad altri argomenti che quotidianamente (e in maniera ben più stringente) si presentano alle famiglie: reddito, lavoro, cittadinanza e diritti.
La piazza del mondo della scuola si mostrerà sensibile verso questa scacchiera alle elezioni regionali del prossimo 31 maggio. Purtroppo, ancora una volta, ben più efficacemente di noi, sarà la destra, spinta anche dal voto operaio, a spuntarla contro le forze moderate.
Un dibattito incollato al "si esce oppure no?", "Landini o Civati", "vino rosso o vino nero?", ci arrapa, non può essere altrimenti! Da anni rincorriamo la possibilità di occupare lo spazio di una VERA Sinistra di governo. La accelerata a destra di Renzi ci lascia posto a manca, per occupare quella posizione, quella della esigenze di portare le rivendicazioni già citate sui "banchi che contano", dobbiamo addirittura stimolare questo dibattito. Le peggiori destre non hanno questo problema, loro sono palle appoggiate su una discesa, faranno strike dei valori democratici già parzialmente abbattuti da Renzi.
La spunteranno Salvini, Meloni e qualche altro "nuovo riciclato" se non premiamo sull'acceleratore!
Dal canto mio, sto incominciando (non senza ponderare delle scelte dolorose) ad abbassare il piede sul pedale.